Si è visto da esperienze recenti che le procedure di copia dei dati in automatico tramite “Cobian Backup”,  a volte sono lunghe delle ore e possono anche fallire perché devono copiare una quantità esagerata di GigaByte, “affaticando” gli hard disk e il pc.
Il fatto sconcertante emerso è che buona parte dei file non sono documenti di lavoro, ma file multimediali pesanti, films, file audio mp3 o wav, riprese video o gallerie di immagini.
E’ un fatto reale riscontrato che di 17 Gb di backup 15 erano di file multimediali!
Bisogna correre ai ripari prima che si rompa il prossimo hard disk e vada in fumo il lavoro di mesi perché il software di backup ci ha messo due ore per copiare films.

La prima operazione che invito tutti a compiere è quella di individuare questi file, che a volte sono misti in cartelle con altri dati.
Per farlo è sufficiente digitare nel campo di ricerca della finestra di “Esplora risorse” le principali estensioni multimediali precedute da un asterisco e un punto.
Provare una alla volta le seguenti ricerche: *.avi,  *.mpeg,  *.mp4, *.mov,  *.vob  per i video;   *.mp3,  *.wav per i file audio  e  *.jpg,  *. Bmp  per le immagini.
I risultati di queste ricerche vanno selezionati e quindi spostati tramite “taglia e incolla” in una cartella apposita separata dai dati.

Successivamente, la cosa ideale sarebbe quella di mettere tutti i dati di lavoro (alleggeriti del superfluo) in una sola cartella (organizzata poi in tutte le sottocartelle che si vuole) da sincronizzare tramite uno dei servizi cloud di cui si è parlato nella precedente newsletter. Attualmente va molto bene il servizio di Copy.com; ma funzionano allo stesso modo anche Google Drive e Dropbox.
Correre ai ripari prima che il disastro avvenga è molto meglio che farlo dopo che si è perso tutto il proprio lavoro.